<<Classe 1984, è il giovane Chef Raffaele Lenzi.
Napoletano d’origine, Raffaele è approdato a Milano dopo diversi anni di formazione all’estero: “Ho fatto una lunga gavetta nei ristoranti di Londra, New York e Valencia, perché volevo imparare le lingue e contemporaneamente farmi le ossa”, racconta con un sorriso orgoglioso. “Tornato in Italia ho avuto la fortuna di lavorare in ristoranti che vantano più di una stella Michelin carpendo i segreti dei grandi chef: Elio Sironi al Bulgari di Milano, Pino Lavarra al ristorante Rossellinis di Ravello, Stefano Baiocco a Villa Feltrinelli sul Garda”.
Tutte queste esperienze hanno fornito a Raffaele metodo e disciplina essenziali nella gestione di una cucina, e conoscenze tecniche fondamentali per poter sviluppare una sua idea gastronomica che riassume così: “Quello che mi interessa è divertire il cliente con il cibo, il che significa applicare un concetto diverso alla preparazione del piatto. La mia idea di contaminazione non riguarda solo i sapori: quello a cui miro è un lavoro sulla percezione totale di ciò che si mangia. Perché limitarsi al gusto e all’olfatto se si possono coinvolgere anche gli altri sensi?”.
Un’idea di cucina che non prescinde quindi dall’aspetto visivo e tattile dei piatti, un concept gastronomico che garantisce ai clienti di Lenzi di trascorrere una serata originale e allo stesso tempo gustosa, in un ambiente dall’impatto minimal e un po’ rustico, all’insegna di un sofisticato understatement.>>
Uomo Vogue Italia – 30 dicembre 2013 -article http://www.vogue.it/uomo-vogue/people-stars/2013/12/inserto-italian-talents#ad-image318005
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